FACCIAMO UN GIOCO? 
Giochiamo a "Dimmi che vino vuoi e ti dirò chi sei".
Anzi, no. Dimmi chi sei e ti dirò che vino berrai.
Lo facciamo per la Festa del Papà, perché ogni occasione è la giusta occasione per regalare del buon vino. 
E quindi, 
categorie di massima attraverso cui tratteggiare ciò che caratterizza il vostro papà e il vino che potrebbe essere quello giusto da apprezzare o con cui fare la vostra bella figura di figli grati e attenti.Partiamo!
L'AMBIENTALISTA. 
Ossia il papà per cui la natura è tutto, preoccupato per l'ambiente e la biodiversità; quello che si è tatuato il panda del WWF prima che voi nasceste e al quale ha appena aggiunto la scritta "Don't Look Up", il fortunato film Netflix di Adam McKay.
Il papà ambientalista passa il tempo libero tra il banchetto di Greenpeace e un'operazione attiva per salvare i rospi che scendono dalla montagna per accoppiarsi su quel "ramo del lago di Como". Le sue regole d'oro sono riciclaggio (dei rifiuti, ben inteso), risparmio energetico e sostenibilità.
Per la Greta Thunberg dei Papà, sceglieremo dalla nostra selezione un "vino naturale" dell'azienda Geremi, in cui ritrovare tutto il rispetto per la natura e la storia di un territorio.
Lo SPORTIVO. 
Lui è il papà che può contare su un personale palmarès di numerose maratone e qualche Ironman.
Esce tutte le mattine prima di andare al lavoro per correre almeno quindici chilometri. Il pomeriggio, dopo il lavoro, si precipita in palestra, dividendosi tra la sala pesi e gli allenamenti di calisthenics. Fino a quando avevate quattordici anni vi utilizzava come zavorra, attaccati sulla schiena, per le trazioni. Impugna di rado la forchetta: ad essa preferisce di gran lunga lo shaker, per pasti iperproteici e pseudo-salutisti.
Ovviamente beve molto di rado, ma quando beve... beve bene!
È il caso di regalare un Barbaresco Bel Colle, che è la Regina dei vini uno sgarro si può anche fare.
L'ELEGANTE. 
È sempre curato nei minimi dettagli: nel 2022 indossa ancora i gemelli su polsini perfettamente inamidati.
Si rade tutte le mattine e si concede il barbiere due volte a settimana.
Fa il risvolto ai pantaloni di giorno e lo toglie per le uscite la sera.
Scarpe e cintura sono inscindibili, nel colore e nel materiale.
La perfetta simmetria tra orlo dei pantaloni e larghezza della cravatta sono per lui un must-have. Indossa con disinvoltura e immancabilmente un fazzoletto colorato nel taschino della giacca, che sembra essere caduto lì dentro per caso. Accompagna sempre il tutto con poche gocce di acqua di colonia; ma guai ad esagerare, rischiando di trascendere in una forma bipede di Arbre Magique pop!
Una bollicina di Franciacorta Mirabella, forma liquida della sua stessa eleganza, sarà la scelta giusta per la sua festa del papà.
Quello TUTTO CASA E FAMIGLIA. 
Per lui non esiste nulla di più fondamentale della propria famiglia. Uscire per andare al lavoro è solo una parentesi tra la colazione tutti insieme e i giochi con i figli prima della cena. Ama cucinare come atto d'amore universale e aspetta il week-end per dividersi tra la spesa con la donna della sua vita (conosciuta a 13 anni sui banchi di scuola e mai più abbandonata) e i tornei di calcio o quelli di danza dei pargoli. Nulla lo realizza di più di sentirsi chiamare papà o leggere la letterina di Natale nascosta maldestramente sotto il piatto la sera della Vigilia. La famiglia del Mulino Bianco è stata il suo ideale di vita fin dagli anni '80 e nulla può scalfire questa sua visione idilliaca. In questo caso, il Biancatico 1.0 de La Carcaia è il vino ideale per chi vive il buon bicchiere di vino come momento di condivisione: i profumi di questo Aleatico vinificato in bianco saranno il gioco ideale da dedicare al naso dei suoi figlioli e l'assaggio lascerà di stucco anche il palato timoroso della sua compagna di vita. Un vino che si conferma una scelta per tutta la famiglia.
Il PAPA' D'ALTRI TEMPI. 
E' un papà grande, con molte primavere sulle spalle, quello che ha figli ormai cresciuti che hanno figli a loro volta. E' un papà vissuto in un'epoca ormai lontana, in cui il lavoro era sudore e la vita non proprio semplicissima, in cui Internet era una visione fantascientifica e Google foto non riproponeva ricordi ogni quarto d'ora. Ma i suoi racconti sono vividi e descrivono quella vita come fossero storie di un film ai nipoti curiosi e increduli. Non è semplice soddisfarlo: il cibo era buono solo "una volta", quando era genuino e i mercati non erano ancora super, né iper.
E vaglielo a dire che mangiare oggi come si faceva allora è garanzia di colesterolemia aggravata.
Per lui nulla è più garanzia di vino buono da bere come Fontana Antica di Carla Onofri, capace di rievocare i sapori di una volta, ma con la finezza e l'attenzione di una visione moderna del fare vino.
E buona Festa del Papà a tutti!
Il vostro sommelier