Vino a San Valentino.

Dall'era geologica in cui a dominare sulla Terra erano il T-Rex e tutti i suoi cugini, non si è più vista una cena romantica in cui la tavola non fosse presidiata da una bottiglia di vino. 

Dai politici alla classe operaia, dagli statali alle partite iva, dagli etero-ortodossi ai gender-fluid,  dai wine-lovers agli astemi (sì, esistono pure loro), la sera di San Valentino tutti hanno nel calice il "nettare degli Dèi".
Perché? Bhè, senza scomodare le sacerdotesse di Babilonia e i loro rituali ierogamici, possiamo affermare, senza grossi timori di smentita, che il vino è un ottimo coadiuvante nel lasciarsi andare e nel renderci meno colpevolmente voluttuosi: tra polifenoli e istamine, il vino sembrerebbe essere uno spietato concorrente persino alla pillolina blu della Pfizer.
Quindi:
se volete fare la figura di raffinate/i esperte/i con il lui o la lei che vi accompagnerà dall'altra parte della candela; 
se volete darvi un tono di affabili enofili che ricercano il vino da mettere sulla tavola a San Valentino nei meandri più reconditi delle cantine italiane, 
siamo qui per voi. 
L'importante è che il  lui o la lei non sappiano che, fino a ieri, ordinavate al ristorante il frizzantino della casa.
 
 Bando alle ciance, ecco a voi 8 vini (o forse più) da abbinare ai cibi afrodisiaci per eccellenza, nella serata più romantica dell'anno.
 
Crostacei e molluschi
 
Afrodisiaco è un concetto inevitabilmente legato al mare; d'altronde, Afrodite nasce proprio dalle acque calde e cristalline del Mar Egeo.
Che siano ostriche, cappesante, cozze o crostacei (rigorosamente orfani del pomodoro), senza alcuna paura di commettere errori possiamo puntare su una bollicina facile , ma per niente stupida, in grado di mantenere tutta l'austerità del Pinot Nero spumantizzato e ingentilita dalla concessione di una piccola porzione di Chardonnay, oltre che dal passaggio in legno di Allier francese: stiamo parlando della Cuvée Valentina Alta Langa di Belcolle.
 
Passiamo in Tuscia, dove il vino si fa da quando c'erano gli Etruschi. Ed un motivo ci sarà se questa è diventata la terra di destinazione e di produzione di personaggi icona come Sergio Mottura. Il suo Poggio della Costaminerale, sapido ed estremamente elegante, saprà accompagnare tutti i derivati del mare, anche qualora negli ingredienti del piatto facciano la loro timida comparsa elementi "terrestri": carbonara di mare; mezze maniche con i ricci di mare, guanciale e piselli; infuso di conchiglie di ostriche e occhi di pipistrello.
 
Certo, visto il tema della serata, non possiamo esimerci dal suggerire un felice trait-d'union con un vino che ha il nome giusto al momento giusto: Nodo D'amore dell'Azienda Farina, un blend tra vitigni internazionali e Garganega, che dà vita ad un vino da bere anche su pietanze in agrodolce o spiccatamente dal sapore etnico, come la zuppa vietnamita Canh Chuaa Ca con gamberi e ananas.
 
Carne
Il legame tra l'amore (nella sua accezione più propriamente verace) e la carne è fortemente presente nel nostro linguaggio: si dice "rapporto carnale", oppure "fa sangue" per definire l'impetuosa attrazione nei confronti di un'altra persona. Non potevamo quindi esimerci dal presentare in questa serata, almeno una portata che avesse la carne come protagonista assoluto.
 
Che sia un filetto al sangue con porcini e tartufo o, rispolverando gli anni ottanta, la sua elegante versione al pepe verde; che si tratti di una tagliata di scottona arricchita da uno zabaione salato; o ancora, per i più passionali, di una tartare con tuorlo d'uovo e senape di Digione; in tutti questi casi sarà il momento di optare per il Valpolicella Classico Superiore Montegradella di Santa Sofia
L'uvaggio è quello classico dell'Amarone, così come disciplinare impone, ma senza subire la cedevolezza e il peso dati dall'appassimento; in questo vino la Corvina, il Corvinone e la Rondinella escono in tutta la loro fragranza, rivelando complessità e compiutezza (per chi volesse sulla tartare è da sperimentare sicuramente il loro Lugana). 
 
Per chi ha optato per un rapporto carnale con la tavola, esiste la versione in rosso di Nodo D'amore dell'Azienda Farinain questo caso la voluttuosità data dal leggero appassimento del Teroldego e del  Merlot è sostenuta dalla fragrante freschezza della speziatura donata dalla Corvina. Insomma, come nei migliori rapporti d'amore, un gioco fatto di contrasti!
 
Ma torniamo in Tuscia.
È al primo anno di uscita in bottiglia, è praticamente sconosciuto anche agli addetti del settore, ma potete averlo a casa vostra in un paio di click: è il Tuphae di Poggio della Stella, Nero Buono 100% vinificato in barrique, un vino unico, di grande complessità, in grado di tenere sotto controllo la fibra della carne e domare l'effetto piccante delle salse in accompagnamento; che si sa, in questa serata il peperoncino spinge!
 
 
I dolci.
L'abbinamento col dolce risponde da sempre ad un dogma assoluto: la catena degli zuccheri non si può spezzare! È religione.
Partiamo dal cioccolato, che è da sempre sinonimo della festa di San Valentino.
 
In questo primo abbinamento lascerò poco spazio  all'interpretazione della ricetta: un tortino di cioccolato dal cuore fondente e accompagnato da una generosa crema ai frutti di bosco, con lo zucchero ben dosato per lasciare spazio alle note originali dell'albero del cacao, speziato, vegetale, tostato, troverà nel Pinot Nero di Castelforte un insolito alleato. 
Anche se infatti il Pinot Nero non è ciò che si definisce un canonico vino da dessert, se dosate bene il tutto, questo abbinamento potrà sorprendere voi e chi vi accompagna. Anche perché, se non osate questa sera...
 
Non potevamo dimenticare la Tuscia anche per questo abbinamento.
E' uno dei vini rossi dolci più amati; la sua carica aromatica gli conferisce freschezza, il territorio vulcanico l'eleganza: è l'Aleatico di Gradoli passito nell'etichetta Avia Victoria de La Carcaiaqualora aveste bisogno di aggiungere ancora del dolce alla serata.

Trovate la selezione completa dei vini in questa pagina.
 
Augurandovi una passionale serata di San Valentino, vogliamo permetterci un ultimo suggerimento: dosate tutto con molta accortezza, che la tavola è solo il preludio del piacere a San Valentino.
 
Siamo tutti mortalifino al primo bacio e al secondo bicchiere di vino.” – Eduardo Galeano
 
Il Vostro Sommelier per Vineggiamo
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1 commento

Idea molto originale,sia da regalare che ricevere,an he per un S.Valentino casalingo!

Angela Soldini

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